1 gennaio 2015

Mica tutti han dentro.. #2

Mi ritrovo a pensare al mercurio (quello di cui avevo parlato qui secoli fa).
La mia zavorra, quella che si fa sentire ora più ora meno, quella sfera magica che è tale perchè è meraviglia liquida e metallica da osservare, ma il cui peso specifico è alto, ergo pesante da trasportare.

Il mio mercurio è vita, se ci rifletto. Bella, brutta, metà e metà; a volte la vita - appunto - scorre senza che tu te ne accorga, altre volte arranca come ruota dentata arrugginita in un meccanismo complesso. Ma fa parte di noi. Ci camminiamo, ci respiriamo, ci dormiamo insieme: la vita è qualcosa che non solo ci sta alle calcagna, ma impregna ogni nostra singola cellula. Ci colma.

In questo momento, ecco, il mio pezzo di mercurio - la mia vita - risulta frammentata in tante piccole unità, sferette del diametro di pochi millimetri. Queste si muovono in me ad una velocità pazzesca, quasi vorticando. Non capisco nulla. Vado avanti perchè le gambe reggono, e vorrei che qualcuno si offrisse in qualche modo di attirare magneticamente il mercurio, renderlo meno instabile. Non ho certezze, solo pezzi di vita che mi passano sotto il naso facendomi sentire diverse fragranze. E  ho idee, nuove possibilità, attimi tiepidi che scaldano il cuore, gocce di ghiaccio a gelarmi, silenzi in cui mi sento inutile, spiegazioni snocciolate a lacrime, voglia di futuro che mi fa...

Paura. Ho paura.


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